domenica 25 aprile 2010

mercoledì 7 aprile 2010

Dolce Cristo in terra...la Chiesa è con te!



«Padre Santo, in questa solenne Festa di Pasqua, la liturgia della Chiesa ci invita a una santa letizia, dicendoci: "Questo è il giorno fatto dal Signore! Rallegriamoci ed esultiamo in esso". Anche se scende la pioggia su questa storica piazza, il sole risplende sui nostri cuori. Con questo spirito noi ci stringiamo intorno a lei, il successore di Pietro, il Vescovo di Roma, la roccia indefettibile della Santa Chiesa di Cristo, per cantare con lei l'alleluia della fede e della speranza cristiana.
Noi le siamo profondamente grati per la fortezza d’animo e per il coraggio apostolico con cui ci annuncia il Vangelo di Cristo. Noi ammiriamo il suo grande amore, che con cuore di padre fa proprie le gioie, le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, soprattutto dei poveri e dei sofferenti.
Oggi per mezzo mio tutta la Chiesa desidera dirle in coro: buona Pasqua amato Santo Padre! Buona Pasqua! La Chiesa è con lei!
Con lei sono i cardinali suoi collaboratori nella Curia romana, con lei sono i confratelli vescovi sparsi per il mondo, che guidano le tremila circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta. Sono particolarmente con lei in questi giorni quei quattrocentomila sacerdoti che servono generosamente il popolo di Dio nelle parrocchie, negli oratori, nelle scuole, negli ospedali, nelle forze armate, ed in numerosi altri ambienti, come pure nelle missioni nelle parti più remote del mondo.
Padre Santo, è con lei il popolo di Dio, che non si lascia impressionare dal chiacchiericcio del momento, dalle prove che talora vengono a colpire le comunità dei credenti.
Gesù infatti ci aveva detto: "Nel mondo avrete delle tribolazioni", soggiungendo però subito: "Abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo!".
Il giovedì scorso, nella Santa Messa per la Benedizione degli Oli Santi, Vostra Santità ha edificato tutti noi parlandoci della bontà di Dio, e ricordandoci le parole inspirate del primo Vescovo di Roma, dell'Apostolo Pietro, che così descriveva l’atteggiamento di Cristo durante la sua Passione: "Insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia".
Padre Santo, noi cercheremo di far tesoro delle sue parole. In questa solennità pasquale noi pregheremo per lei, perché il Signore, Buon Pastore, continui a sostenerla nella sua missione a servizio della Chiesa e del mondo stesso.
Buona Pasqua Padre Santo! Buona Pasqua dolce Cristo in terra! La Chiesa è con te».

martedì 6 aprile 2010

Settimana Santa all'Mdg

Domenica delle Palme

Quarant'Ore



Venerdì Santo

Veglia Pasquale
(sull'altare la croce e i nuovi candelieri)

Domenica di Pasqua

domenica 4 aprile 2010

Domenica di Pasqua

La Risurrezione di Cristo è una nuova creazione, è un avvenimento che ha modificato l’orientamento profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene, della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall’intimo del cuore esultiamo: "Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!".

Benedetto XVI
04.04.10

giovedì 1 aprile 2010

Giovedì Santo


Eccoci in posa dopo l'ormai tradizionale pranzo del Giovedì Santo con don Massimo!

Giovedì Santo


[...] Cari fratelli sacerdoti, nel tempo in cui viviamo c’è grande bisogno di sacerdoti che parlino di Dio al mondo e che presentino a Dio il mondo; uomini non soggetti ad effimere mode culturali, ma capaci di vivere autenticamente quella libertà che solo la certezza dell’appartenenza a Dio è in grado di donare. Oggi la profezia più necessaria è quella della fedeltà, che partendo dalla Fedeltà di Cristo all’umanità, attraverso la Chiesa ed il Sacerdozio ministeriale, conduca a vivere il proprio sacerdozio nella totale adesione a Cristo e alla Chiesa. Infatti, il sacerdote non appartiene più a se stesso, ma, per il sigillo sacramentale ricevuto, è "proprietà" di Dio. Questo suo "essere di un Altro" deve diventare riconoscibile da tutti, attraverso una limpida testimonianza.
Nel modo di pensare, di parlare, di giudicare i fatti del mondo, di servire e amare, di relazionarsi con le persone, anche nell’abito, il sacerdote deve trarre forza profetica dalla sua appartenenza sacramentale, dal suo essere profondo.

Papa Benedetto XVI
12.03.10