mercoledì 29 aprile 2009

Festa dei Chierichetti - 3



Ecco il nostro cartellone per il Palio dei Chierichetti!
(se cliccate sopra le foto, si vede qualcosa di più...)
Il prossimo anno però si fa un bel video, promesso... ;-)

martedì 28 aprile 2009

Festa dei Chierichetti - 2

Per il secondo anno consecutivo, il nostro gruppo chierichetti-ministranti è riuscito ad avere una segnalazione al concorso diocesano dei chierichetti, meglio conosciuto come Palio! Il Vescovo ci ha consegnato un attestato e un uovo di cioccolato!!
Perchè siamo stati premiati? Per la ricerca sul battistero della nostra Chiesa parrocchiale! Il tema del concorso era "So a chi ho dato la mia fiducia", e sulle orme di San Paolo, abbiamo lavorato per riscoprire l'origine della nostra fede, con il Battesimo.
Ecco la nostra breve ricerca:



Il battistero “è il luogo dove i cristiani rinascono dall’acqua e dallo Spirito Santo”.

La nostra Chiesa parrocchiale è stata consacrata il 24 ottobre 1971 dal Patriarca Albino Luciani. Quindi anche il battistero della nostra Chiesa non è molto antico, ha solo 37 anni.

Il nostro battistero è fatto di marmo bianco, come altri due elementi fondamentali della Chiesa, che sono l’altare e l’ambone. Si richiama così il legame che c’è tra acqua, parola ed Eucaristia: è grazie alla fede ricevuta con il Battesimo che noi possiamo partecipare alla mensa della Parola e dell’Eucaristia.

Il nostro battistero dà proprio l’idea di essere una roccia, solida e robusta, così come deve essere la nostra fede grazie al dono del battesimo.

Ha la forma di una elisse e nella parte superiore è incisa la lettera greca “ρ”, rho. Abbiamo cercato il significato di questa lettera e abbiamo imparato che il rho è la seconda lettera del nome “Cristo” in greco. Il rho è spesso unito alla lettera greca “χ”, chi, che è invece la prima lettera del nome di Cristo. Quindi questa lettera richiama la persona di Gesù che agli apostoli ha detto: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Cristo in greco significa unto, cioè colui che è stato scelto e inviato da Dio. Anche i battezzati durante il rito del Battesimo i battezzati vengono unti con l’olio dei catecumeni e con l’olio del crisma.

sabato 25 aprile 2009

Festa dei chierichetti 2009







Anche quest'anno abbiamo partecipato numerosi alla Festa Diocesana dei Chierichetti, in Seminario a Vittorio Veneto. Eravamo, grandi e piccoli, in 22!! Un record!!
Cosa abbiamo fatto? Ci siamo divertiti ad ascoltare la storia di San Paolo e di un simpatico cavallo!! Tra un canto e l'altro, non è mancato il grande gioco...
E poi, forse il momento più bello, la preparazione alla S. Messa: tutti a vestirsi, chi in bianco, chi in nero, chi in rosso, diversi, ma uguali nel nostro servire ed esserci sull'altare!

domenica 19 aprile 2009

Il Papa e il mistero della luna

Inizia il quinto anno di pontificato di Benedetto XVI, eletto con una rapidità quasi senza precedenti dal conclave più numeroso mai riunitosi. E tuttavia il nuovo Papa non celebrò la sua elezione con toni trionfali, e nell'omelia della messa inaugurale del suo servizio come vescovo di Roma pronunciò una frase sorprendente: "Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi". Un'immagine forte, il cui significato si è compreso soprattutto in questi ultimi tormentati mesi. Conoscitore della tradizione, il Pontefice sa che le vicende della Chiesa in questo mondo sono come le fasi alterne della luna, che continuamente cresce e decresce, e il cui splendore dipende dalla luce del sole, cioè da Cristo. Così, il mistero della luna descritto dagli antichi autori cristiani è quello della Chiesa, spesso perseguitata, di frequente oscurata dalla sporcizia a causa dei peccati di molti suoi figli - come Joseph Ratzinger denunciò poco prima della sua elezione - ma che sempre torna a crescere, illuminata dal suo Signore. Portare e mostrare il lume di Cristo nelle oscurità del mondo - come ancora una volta il vescovo di Roma ha fatto nel buio iniziale della veglia pasquale, con un gesto ripetuto in ogni angolo della terra - è il compito essenziale del Papa. Cosciente che in molti Paesi, anche di lunga tradizione cristiana, questa luce rischia di spegnersi, come ha scritto nell'ultima lettera ai vescovi. Confermando, con accenti di doloroso stupore di fronte allo stravolgimento dei fatti, le priorità misconosciute del suo pontificato. Innanzi tutto, la testimonianza e l'annuncio che Dio non è lontano da ogni persona umana e che è davvero, come ripetono incessantemente le liturgie orientali, amico degli uomini. Per questo Benedetto XVI chiede di non escludere il trascendente dall'orizzonte della storia, per questo chiede con la stessa fiducia dei suoi predecessori di non chiudersi almeno alla possibilità, ragionevole, di Dio. Che non è un dio qualunque o, peggio, un idolo - in società materialiste dove l'idolatria è simile a quella dell'antichità - ma il Dio che si è rivelato a Mosè, cioè la Parola che si è fatta carne in Gesù. Per parlare di Dio, Benedetto XVI lo celebra nella liturgia e lo spiega come pochi vescovi di Roma hanno saputo fare, sollecito della pace nella Chiesa che vuole ristabilire, come ha fatto - con un'offerta di misericordia e riconciliazione che è in perfetta continuità con il Vaticano II - nei confronti dei vescovi lefebvriani. Per questo il Papa vuole avanzare nel cammino ecumenico, per questo ha confermato la volontà di amicizia e di ricerca religiosa comune con il popolo ebraico, per questo accelera il confronto con le altre grandi religioni, con l'attenzione rivolta soprattutto alle radici culturali; in modo che questo confronto porti frutti reali su temi concreti, dal rispetto della libertà religiosa a quello della dignità della persona umana, come ora avviene con i musulmani. Colpisce allora che questo limpido procedere venga ignorato e si continui a raffigurare, soprattutto in alcuni Paesi europei, Benedetto XVI e i cattolici in chiave negativa e ostile. Come è avvenuto con l'oscuramento del viaggio in Africa e con il silenzio mediatico di fronte alle omelie pasquali. Ma il Papa non ha paura dei lupi. E non è solo perché viene sostenuto dalle preghiere della Chiesa. Che, come la luna, trae sempre la sua luce dal sole.


L'Osservatore Romano - 19 aprile 2009

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua!


L’annuncio della Pasqua si espanda nel mondo con il gioioso canto dell’Alleluia. Cantiamolo con le labbra, cantiamolo soprattutto con il cuore e con la vita, con uno stile di vita "azzimo", cioè semplice, umile, e fecondo di azioni buone.

Benedetto XVI

Buona Pasqua!


Scimus Christus surrexisse a mortuis vere!

Veglia Pasquale

"Lumen Christi,
Deo gratias"

venerdì 10 aprile 2009

Venerdì Santo

"Ecco il legno della Croce
al quale fu appeso il Cristo,
Salvatore del mondo
Venite adoriamo"

giovedì 9 aprile 2009

Giovedì Santo

L’Eucaristia non può mai essere solo un’azione liturgica. È completa solo, se l’agape liturgica diventa amore nel quotidiano. Nel culto cristiano le due cose diventano una – l’essere gratificati dal Signore nell’atto cultuale e il culto dell’amore nei confronti del prossimo.
Chiediamo in quest’ora al Signore la grazia di imparare a vivere sempre meglio il mistero dell’Eucaristia così che in questo modo prenda inizio la trasformazione del mondo.
Benedetto XVI

domenica 5 aprile 2009

Domenica delle Palme


Púeri Hebræórum,

portántes ramos olivárum, obviavérunt Dómino,

clamántes et dicéntes: Hosánna in excélsis.