lunedì 26 settembre 2011

I chierichetti di Malgrate intervistano il Card. Scola...




"Vostra Eminenza, Lei da piccolo faceva il chierichetto?"

"Si si l'ho fatto, per tanti anni, ho cominciato alla fine degli anni '40. [...] C'erano dei turni molto rigidi, c'era il turno di una settimana alla Messa delle 6 della mattina, e poi le due Messe della domenica. C'era un registro molto rigido: si segnavano tutte le presenze e le assenze. Era un impegno molto bello e molto serio, a cui tenevamo molto".

"La cosa che mi è rimasta più impressa di quand'ero chierichetto, questa ve la voglio dire, è stato quando è venuto il Cardinal Schuster in visita pastorale. Io ero piccolino, e il parroco ci costrinse a venire all'inizio, proprio al mattino presto presto, quando il Cardinale cominciava la sua adorazione qui, al faldistorio, quello speciale inginocchiatoio che i vescovi usano, e venimmo qui alle tre del mattino. E io rimasi impressionato perché, tra un tentativo di star sveglio e l'altro, perché il Cardinale restò immobile per un'ora intera in ginocchio davanti al Sacramento, quasi senza muoversi! E lì, questa immagine del Cardinal Schuster, ha segnato il mio cuore e la mia mente fin da bambino, perché mi ha fatto capire la presenza di Dio nel Santissimo Sacramento, di Gesù morto e risorto per noi, e quindi l'importanza di Dio nella nostra vita. Fare il chierichetto è un privilegio, è un privilegio, perché è poter partecipare nella vicinanza e nell'affetto al bene che Gesù ci vuole. Quindi  continuate in questa tradizione".


Dall'intervista dei chierichetti di Malgrate al Card. Angelo Scola,
nel giorno del suo ingresso nella Diocesi di Milano
25 settembre 2011

domenica 18 settembre 2011

Il trasloco del Patriarca



Venezia, qualche giorno fa...
Dal Palazzo Patriarcale escono gli scatoloni del Patriarca e delle Memores, destinazione Milano.

martedì 6 settembre 2011

L'intuizione di una donna...



Il primo congresso eucaristico si tenne nel 1881 a Lille, con un titolo emblematico: L'Eucaristia salva il mondo. Si dava così inizio alla copiosa serie di congressi eucaristici - nazionali, diocesani, internazionali - che ha costellato il cattolicesimo contemporaneo, fino all'ultimo, ad Ancona. Non molti sanno che l'idea di questi incontri venne a una donna, la francese Émilie-Marie Tamisier, una delle tante laiche che hanno dedicato la loro vita alla difesa della Chiesa in anni in cui le polemiche anticattoliche erano particolarmente aspre. Tamisier, fin da bambina particolarmente devota all'Eucaristia, ebbe l'intuizione di organizzare attività per il risveglio religioso, in un contesto che si stava velocemente secolarizzando, centrandole intorno al culto eucaristico.

Il progetto le venne mentre era alla messa di consacrazione della Francia al Sacro Cuore nella cappella della Visitazione di Paray-le-Monial, lo stesso luogo dove Margherita Maria Alacoque aveva avuto le visioni da cui prese inizio il culto moderno del Sacro Cuore. Il nesso fra queste due devozioni è evidente: sono entrambe legate al Corpo di Cristo, quindi all'Incarnazione, e di conseguenza anche al realizzarsi storico della Chiesa. Ed entrambe propongono un centro sacro verso il quale dirigere la propria fede, in un mondo che si sta sempre più disperdendo fra mille stimoli, proposte, ideologie che tendono a offuscare la ricerca della verità: un simbolo chiaro e comprensibile a tutti, come il Sacro Cuore, al tempo stesso carico di significato teologico e valore spirituale. Il primo congresso, per desiderio di Tamisier, avrebbe dovuto tenersi a Liegi, patria di Giuliana di Mont-Cornillon, promotrice della festa del Corpus Domini, ma poi per motivi politici si decise per la Francia. Probabilmente, se pure in modo implicito, Tamisier voleva sottolineare come la proposta di nuove devozioni, nuove feste e nuove modalità di incontro con Gesù fosse venuta, per tre volte, da una donna, capace di immaginare quale potesse essere il modello di religiosità atto a riaccendere la fede in momenti di crisi.

[...] I congressi eucaristici sembrano quindi a Tamisier un modo moderno per coinvolgere tante persone, per riportare l'attenzione di un vasto pubblico sulla cultura religiosa e sulle sue proposte di soluzione dei problemi del tempo. Con un aspetto inedito rispetto alle altre assemblee: quello di concentrare l'attenzione dei partecipanti non solo sui discorsi e le relazioni, ma soprattutto intorno al culto eucaristico, celebrato con particolare solennità e intensità. Ma prima di vedere realizzato questo progetto, Tamisier dovette impegnarsi a lungo, e in una prima fase, durata circa un decennio, si limitò a organizzare in Francia pellegrinaggi a santuari che conservavano tracce di miracoli eucaristici. Questi prodigi, verificatisi in seguito a profanazione dell'ostia da parte di nemici della religione, ricoprivano un significato speciale in anni in cui la memoria delle violenze profanatrici della Rivoluzione era ancora vicina, e in cui l'anticlericalismo francese assumeva spesso forme molto aggressive.

Solo in una seconda fase, appoggiata e consigliata da alcuni ecclesiastici, Tamisier riuscì a coinvolgere Papa Leone XIII nel suo progetto congressuale: per realizzarlo non risparmiò fatiche, viaggi, raccolte di fondi, dedicando tutta la sua vita alla promozione di quello che vedeva come un nuovo ed efficace metodo di riportare al centro dell'attenzione pubblica la Chiesa. Un lavoro tenace e abile ma nascosto - il suo nome non fu mai fatto ufficialmente - e quindi in gran parte dimenticato. Come spesso è stato il lavoro delle donne nella Chiesa.

Lucetta Scaraffia

giovedì 1 settembre 2011

La reliquia del Beato Giovanni Paolo II a Motta di Livenza!



La Reliquia del sangue di Papa Giovanni Paolo II in via straordinaria sarà esposta in pubblica venerazione nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza (Treviso) la notte del 17 e tutta la giornata del 18 settembre. Il Cardinale di Cracovia, Stanislao Dziwisz, già segretario personale di Papa Giovanni Paolo II, ha reso possibile questo evento, consentendo che la reliquia, che consiste in una stilla di Sangue del Beato Papa Giovanni Paolo II, sia mostrata nel Santuario di Motta, che richiama sempre tantissimi fedeli.



Il programma in dettaglio, dal sito del Santuario della Madonna dei Miracoli di Motta:


Sabato 17 Settembre

Ore 20.30
Solenne ingresso della Reliquia del sangue del Beato Giovanni Paolo II. Venerazione della Reliquia.
Veglia con le preghiere e le riflessioni del Beato Giovanni Paolo II sulle prove dei cristiani nel mondo (fino alle ore 6.00 di domenica).

Domenica 18 Settembre

Ore 10.00
Ostensione della Reliquia del Beato Giovanni Paolo II.
Santa Messa solenne.

Ore 16.00
Santi Vespri solenni con intercessioni al Beato Giovanni Paolo II e Processione con la sua Reliquia.

Ore 19.00
Conclusione dell’ostensione della Reliquia.