martedì 13 dicembre 2011

Che fare delle brutte chiese?

"Cosa fare delle tante brutte chiese realizzate negli ultimi decenni?"
dal blog del Cardinale Ravasi 

Un esempio di "architettura" contemporanea:
la Chiesa-cubo di Foligno, realizzata dalla CEI
con i (nostri) soldi dell'8x1000...

"Ieri sera un piacevolissimo duetto, un vero botta e risposta, in cui ho avuto la gioia di confrontarmi con l’architetto e caro amico Mario Botta, uno dei grandi nomi dell’architettura contemporanea. Nel contesto delle manifestazioni romane organizzate per celebrare l’architetto Gaudì e la sua straordinaria Sagrada Familia di Barcellona, abbiamo dialogato sull’architettura, e specificamente su quella sacra, dei nostri giorni, interpellati acutamente dalle domande della Prof.ssa Maria Antonietta Crippa, nel contesto quanto mai appropriato del MAXXI di Roma.

Bisogna ripensare il tempio – ci siamo detti – collocandolo sapientemente, con la creatività contemporanea, nelle coordinate di spazio e tempo, armonizzandolo con l’ambiente naturale e umano in cui viene costruito. Un tempio che sia contemporaneamente simbolo di memoria e di futuro, luogo di incontro tra l’umano e il divino, in cui l’una e l’altra dimensione siano sempre presenti senza sopraffarsi reciprocamente. 

Sono emersi anche aspetti problematici: cosa fare delle tante brutte chiese realizzate negli ultimi decenni? Come armonizzare forme architettoniche e decorazione, elemento non accessorio ma necessario nel tempio cristiano? Come far sì che committenti e progettisti/costruttori elaborino insieme un progetto all’altezza delle finalità e delle richieste? Si aprono spazi quasi infiniti per altri botta e … ravasi".


...le domande rimangono aperte...

1 commento:

  1. Ho inserito il link al vostro sito nella lista dei blog che seguo. Vi seguo anche su Twitter.
    Grazie per la vostra amicizia, buon lavoro!

    RispondiElimina